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San Francesco ed i luoghi di preghiera

San Francesco
Assieme alla camaldolese, quella francescana è la più viva presenza nella storia spirituale di questa terra: ne sono testimonianza i romitori, le chiese, le cappelle e i conventi che sono stati costruiti in varie epoche, sia per una radicata sensibilità religiosa, sia per ispirazione del santo di Assisi.
La memoria del Santo è resa visibile dall'itinerario che da Assisi conduce alla Verna passando attraverso la Valle del Tevere.

In prossimità di Sansepolcro, sull'alta collina che si appoggia alla dorsale appenninica, in un luogo circondato da boschi e dove sarebbe poi sorto il Convento di Montecasale, Francesco lasciò traccia indelebile di sé assieme al ricordo di alcune delle vicende narrate nei famosi Fioretti.

San Francesco
In prossimità di Pieve S. Stefano c'è un'altra rocca di memoria carducciana, Cerbaiolo, sede di un eremo fondato dai benedettini nel 722 e poi divenuto romitorio francescano a partire dal 1216: distrutto durante l'ultima guerra mondiale, è tornato recentemente alla vita grazie all'opera di una religiosa che lo ha fatto divenire luogo di convivenza e di preghiera.

La Verna è un monte che da lontano "ha l'aspetto di una nave lanciata alla conquista del cielo". Il luogo fu donato a Francesco, nel 1213, dal conte Orlando Catani, signore di Chiusi.

Il 14 Settembre 1224 il santo qui ricevette le stimmate e nel 1216 vi eresse la chiesetta degli Angeli. La chiesa maggiore fu iniziata dai Tarlati nel 1348, mentre la cappella delle Stimmate fu costruita nel 1263 e successivamente decorata da splendide terrecotte dei Della Robbia.

San Francesco
Francesco lasciò la Verna per ritornare ad Assisi, il 30 settembre 1224. Partito verso la piana del Tevere, in direzione di Montauto prendendo la via di Montarcoppio, giunto sulla cima di questo poggio, egli si fermò per un attimo di preghiera e per rivolgersi per l'ultima volta al monte della Verna che da quel punto era ben visibile.
Forse egli sentiva vicina la morte, tanto appassionato fu l'addio al Sacro Monte: "... Addio, monte di Dio, monte santo..."

A ricordo di quel momento il popolo costruì una cappella, il romitorio della Casella, ancor oggi meta di pellegrinaggi devoti.

San Francesco
In prossimità di Anghiari San Francesco si trovò a passare per la prima volta da Montauto. Il Conte Alberto gli offrì in dono un nuovo saio ed espresse a Francesco la volontà di costruire un convento per i suoi seguaci.
Molto tempo dopo il Santo, non essendosi dimenticato della promessa ricevuta, apparve insieme a Sant'Antonio ad un discendente del Conte Alberto, indicandogli dove costruire la chiesa e il convento.



I testi sono stati tratti da: "Quattro itinerari in Valtiberina" - COMUNITÀ MONTANA VALTIBERINA TOSCANA
"Valtiberina" - AZIENDA DI PROMOZIONE TURISTICA DI AREZZO

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Ecco l'elenco e le schede dei vai comuni della Valtiberina Toscana:

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San Francesco
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